Domenica 25 ottobre è stata inaugurata la mostra Piani di luce, dedicata all’artista Elena Mezzadra.
Si tratta della ventesima esposizione organizzata dal Museo Civico, che dal 1998 allestisce mostre nell’intento di documentare quanto avviene nel campo dell’arte contemporanea al di fuori del ristretto ambito locale.
Nata a Pavia nel 1926 ma da sempre residente a Milano, Elena Mezzadra persegue da più di quarant’anni un percorso coerente e ben noto a chi si occupi di arte, pur essendo persona riservata e poco propensa ad apparire.
Vicina alla sensibilità di autori quali Franz Kline, Afro Basaldella e alle elaborazioni del Movimento per l’Arte Concreta, dai suoi esordi ha aderito con totale convinzione al linguaggio astratto.
Autrice di grandi tele a olio dalle tinte luminose, di raffinate incisioni, di collage, gioielli, sculture nei più disparati materiali, Mezzadra si esprime sempre, qualunque sia il medium di cui si serve, in uno stile rarefatto ed elegante, creando composizioni definite da piani sovrapposti e accostati.
La poetica dell’artista si può sintetizzare in una sua frase: “Invece di creare un segno leggibile con facilità, è meglio crearne uno di lettura lenta”. Su questa traccia i suoi lavori vanno osservati.
In mostra si potranno vedere ventidue opere tra oli, incisioni e una scultura. Le nove incisioni esposte fanno parte di un corpus di trentotto opere grafiche donate dall’artista al Museo Civico.
Si tratta della ventesima esposizione organizzata dal Museo Civico, che dal 1998 allestisce mostre nell’intento di documentare quanto avviene nel campo dell’arte contemporanea al di fuori del ristretto ambito locale.
Nata a Pavia nel 1926 ma da sempre residente a Milano, Elena Mezzadra persegue da più di quarant’anni un percorso coerente e ben noto a chi si occupi di arte, pur essendo persona riservata e poco propensa ad apparire.
Vicina alla sensibilità di autori quali Franz Kline, Afro Basaldella e alle elaborazioni del Movimento per l’Arte Concreta, dai suoi esordi ha aderito con totale convinzione al linguaggio astratto.
Autrice di grandi tele a olio dalle tinte luminose, di raffinate incisioni, di collage, gioielli, sculture nei più disparati materiali, Mezzadra si esprime sempre, qualunque sia il medium di cui si serve, in uno stile rarefatto ed elegante, creando composizioni definite da piani sovrapposti e accostati.
La poetica dell’artista si può sintetizzare in una sua frase: “Invece di creare un segno leggibile con facilità, è meglio crearne uno di lettura lenta”. Su questa traccia i suoi lavori vanno osservati.
In mostra si potranno vedere ventidue opere tra oli, incisioni e una scultura. Le nove incisioni esposte fanno parte di un corpus di trentotto opere grafiche donate dall’artista al Museo Civico.
Nessun commento:
Posta un commento