sabato 16 luglio 2011

Chiusura estiva e qualche suggerimento




Biblioteca e Museo resteranno chiusi dal 18 al 30 luglio. Riapriremo i battenti il 1° agosto. Prima di salutare i visitatori del blog, questa volta intervengo con i miei consigli di lettura e di cultura. Un po' controcorrente rispetto ai successi delle ultime classifiche, suggerisco due libri "di nicchia" che mi sono piaciuti molto. Il primo è A viso scoperto, di C.S. Lewis (autore delle Cronache di Narnia): si tratta di una rivisitazione del mito di Amore e Psiche, ambientata in un piccolo regno presumibilmente dell'Asia Minore, nei primi secoli avanti Cristo. Protagonista è la bruttissima regina Orual, che racconta le vicende sue e delle sue sorelle, in un universo in bilico tra le cupe religioni barbariche e la luminosa cultura greca, nell'eterna ricerca del rapporto fra uomo e divinità e del senso della vita.
Il secondo è La figlia del tempo, di J. Tey: un poliziotto costretto a letto rivede la figura del re inglese Riccardo III, passato alla storia, soprattutto grazie alla tragedia di Shakespeare, come un assassino e un traditore. Lentamente, osservando le vicende sotto una luce diversa da quella consueta, il poliziotto ribalterà il giudizio su Riccardo. Il libro è una splendida riflessione sulla verità, figlia del tempo, che prima o poi emerge dai veli della menzogna.
Infine, per chi volesse andare per mostre e musei, suggerisco di visitare il Museo Archeologico di Milano, recentemente riallestito (è in corso Magenta 15), o, se si vuole fare una gita più lunga, la mostra Guariento e la Padova carrarese, aperta fino al 31 luglio ai Musei Civici e in altre sedi minori a Padova e dedicata ad uno dei più raffinati pittori italiani del Trecento.
Arrivederci in agosto.

mercoledì 6 luglio 2011

Consigli dei lettori


Oggi vi giro la recensione che Laura, un'utente della biblioteca, ha scritto su un libro che sta scalando le classifiche. Ecco il suo consiglio. Grazie Laura!
Il linguaggio segreto dei fiori, libro d’esordio di Vanessa Diffenbaugh, ha conquistato davvero! Un libro sorprendente, di facile lettura ma pieno di emozioni sin dalle prime pagine grazie al fascino misterioso che aleggia intorno al linguaggio segreto dei fiori. Victoria Jones, la protagonista di questo romanzo, è una giovane ragazza che ha avuto un’infanzia difficile in diverse famiglie adottive, che l’ha portata ad avere paura del contatto fisico e ad essere diffidente, ma cambierà grazie all’incontro con Elizabeth, una donna straordinaria che le trasforma la vita e le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Questo dono farà affrontare a Victoria i fantasmi del passato…. Non voglio raccontarvi tutta la trama perché all’inizio del libro è scritta in modo stupendo, ma soprattutto perché sono sicura avrete già sentito parlare molto di questo libro! Solo consigliare di leggerlo, è una storia di sofferenza ma anche di grande speranza! In fondo troverete anche il dizionario dei fiori e dopo averlo letto forse quando regalerete dei fiori o li scegliete per il vostro giardino penserete al significato……

venerdì 1 luglio 2011

L'angolo di Giuseppe


Incurante del caldo e della cappa di umidità, Giuseppe ci consegna puntualmente il suo nuovo contributo. Grazie, Giuseppe.
Buona lettura a tutti.
La caduta dei giganti (Ken Follett)
Personalmente solo leggendo questo avvincente romanzo ho potuto approfondire questo pezzo di storia del Novecento e comprendere perché la I Guerra Mondiale viene chiamata “La Grande Guerra”.
Attraverso le vicende umane e storiche di cinque famiglie l’autore riesce a raccontarci la Storia e soprattutto a trasmetterci quelle atmosfere e quelle sensazioni difficili da comprendere per noi, gente del XXI secolo.
L’appassionante trama intrecciata dei vari protagonisti, tedeschi, austriaci, inglesi, gallesi, americani e russi coinvolge il lettore e stupisce quanto l’Europa fosse più “internazionale” cento anni fa rispetto ad oggi.
I nazionalismi sono ancora di là da venire e si parla di Imperi trans-nazionali che comprendono diversi popoli e diverse culture. Territori che spaziano dalla Siberia alla Francia, passando per gli Ottomani e le colonie dell’Impero Britannico.
Non è il racconto storico ma quello di due generazioni: quella della fine del XIX secolo che trascinò il mondo in guerra e quella dei giovani del XX secolo che la guerra dovette combatterla in mezzo alle trincee ed ai gas tossici.
Significativa la frase con cui il conte Fitzherbert, aristocratico inglese, afferma che non torneranno più i tempi edoardiani in cui nei ricevimenti dei nobili venivano sprecati chili di cibarie e i valletti si appiattivano al muro al passaggio del conte. La guerra non ha solo distrutto fisicamente un’intera generazione (16 milioni i morti tra militari e civili) ma ha distrutto un’epoca. Il libro ce lo narra in maniera romanzata ma ricca di spunti storici come la rivendicazione delle “suffragette” inglesi per il diritto di voto alle donne, la rivoluzione russa, la politica americana e la nascita della Società delle Nazioni, la condizione dei lavoratori gallesi e del popolo russo. Unico neo è la completa assenza dell’Italia dal panorama europeo e mondiale, eppure c’eravamo già…