sabato 30 gennaio 2010

Un bel paese?
















Il Museo sta svolgendo un progetto didattico con le seconde medie di Pizzighettone, intitolato Cuori in azione. E' un concorso per il Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano), finalizzato a sviluppare nei ragazzi la sensibilità verso il luogo in cui vivono e le sue bellezze artistiche e ambientali. Pizzighettone ha un bel centro storico e un gradevolissimo ambiente circostante, ma la gente sta facendo il possibile per rendere questo posto una discarica. Le foto che vedete sono state scattate a dicembre al Pennellone, quella zona verde tra l'Adda e il Serio a ridosso delle mura settentrionali qui ripresa sotto la neve. Vi garantisco che nella bella stagione è molto peggio, perché l'accumulo di rifiuti è impressionante.
Perché un paese bello come l'Italia è abitato da barbari?
Secondo voi ce la faremo a trasmettere un po' di senso civico ai ragazzi (gli adulti ormai sono persi)?
Buona domenica.

lunedì 25 gennaio 2010

Una bella iniziativa

Cari visitatori,
La Pro Loco ha organizzato un'iniziativa molto interessante, relativa alla conoscenza del dialetto e delle tradizioni locali.
Giovedì 28 si parlerà della Merla (argomento perfettamente adatto al periodo) nella prima Conversazione in dialetto programmata dalla Pro Loco.
Interverrà il poeta dialettale pizzighettonese Pierino Bonardi.
Saremo alle 20.30 nel saloncino di via Garibaldi 18.
Buona settimana.

sabato 16 gennaio 2010

Azar Nafisi e altro




Io ho letto e molto amato Leggere Lolita a Teheran, mentre ho solo dato una scorsa a Le cose che non ho detto, che mi sembra interessante.
Il link indicato da Berti contiene il discorso pronunciato da Azar Nafisi quando ha ricevuto un premio letterario in Italia. E' uno scritto commovente e profondo, che consiglio a tutti: fa davvero riflettere.
Per gli amanti dell'urban fantasy (e in biblioteca vengono molte ragazze appassionate al genere), suggerisco Buio, primo capitolo della trilogia My Land, di Elena P. Melodia: atmosfere dark e orribili delitti sullo sfondo di una grande e cupa città non meglio identificata. Protagonista è Alma, una bella e inquieta diciassettenne.
Il ritmo è piuttosto lento e fa entrare progressivamente nella storia, affascinante, anche se in certi punti forse troppo nera.
Aspettiamo con ansia il secondo episodio della trilogia, la cui uscita è prevista per febbraio.
Meno angosciante, ma sempre dello stesso genere, è Shadowhunters. Città di ossa, di Cassandra Clare, prima parte di un'altra trilogia che ha avuto grande seguito tra i giovani. Non male, anche se Buio è più inquietante.
Naturalmente, i libri di cui parliamo sono disponibili in biblioteca.

Buone notizie







La Regione ha concesso al museo un contributo di €. 7.500,00 per nuovi allestimenti su una spesa totale di €. 12.500,00.
Dovremo realizzare il progetto entro dodici mesi. Nel corso dell'anno, quindi, il museo si arricchirà di apparati informativi e di altro materiale che aiuterà a comprendere il significato delle collezioni.
Vi terremo aggiornati. Intanto, ecco qualche immagine degli ultimi reperti entrati nella sezione paleontologica dopo un delicato restauro.
I due pezzi evidenziati sono un'emimandibola di orso e una scapola di cervide.
La penosa qualità delle foto è merito mio.

giovedì 7 gennaio 2010

Consigli di lettura



Titolo: Leggere Lolita a Teheran
Autore: Nafisi Azar
Editore: Editore - Adelphi - 2004
Pagine: 379


Premetto che questo libro l’ho letto prima della recente esplosione di violenza in atto in Iran, interessato dalle parole di un’intervista a Azar Nafisi pubblicata su un quotidiano in cui commentava i processi farsa contro i dissidenti del regime iraniano.
Mi aspettavo di trovare tra le pagine un approfondimento del modo di vivere e delle imposizioni in atto in questa nazione, ma nell’opera, che è un volume di memorie, sia pure alterato per evitare che i personaggi reali subiscano la repressione del regime, vi sono molti altri aspetti interessanti.
Azar Nafisi, nel 1995, una volta abbandonato l’incarico all'università di Teheran dove insegnava letteratura angloamericana, propose ad alcune delle sue migliori studentesse di incontrarsi a casa sua, per discutere di letteratura. Appena le ragazze che partecipavano a questo seminario, entravano nel salotto della professoressa e si toglievano il velo, alle più imposto, “diventavano di colpo a colori” come se quel gesto, quel liberarsi di un capo di abbigliamento consentisse loro di liberarsi di molto di più.

Nei racconti di questi incontri, ma soprattutto quando l’autrice ripercorre la sua storia di insegnamento universitario (e l’università era allora il principale teatro di scontri ideologici tra le varie fazioni) sotto un regime totalitario e basato sul terrore, un terrore che porta all’esasperazione (persino alcuni sogni erano ritenuti illegali), vi è grande spazio per delle vere e proprie lezioni di letteratura, molto appassionanti, che mi hanno invogliato ad intraprendere altre letture, per approfondire un poco quanto detto in merito a tali autori.

Si parla di Nabokov, Henry James, Jane Austen. e delle loro opere, opere che lette in quel determinato contesto storico geografico e politico assumono un ruolo particolare. Leggere “Lolita” a Teheran, è diverso da leggere lo stesso romanzo in un altro paese perché l’ambiente circostante genera emozioni differenti
Un libro a mio parere molto bello; e per chi volesse altre informazioni vi invito a visitare il sito della scrittrice (http://azarnafisi.com/) e a leggere la trascrizione di un discorso tenuto in Italia nel 2004 (www.adelphi.it/Files/Nafisi.pdf) in cui la scrittrice sottolinea l’importanza della letteratura.

Berti

martedì 5 gennaio 2010

Soluzione

Cari visitatori,
buon 2010!
Visto che nessun altro audace ha risposto all'indovinello sul vaso greco, ecco la soluzione: la scena raffigura la nascita della dea Atena, uscita completamente armata dalla testa del padre Zeus.
Per la prossima volta mi è stato suggerito di mettere in palio un cotechino: forse avremo una partecipazione più appassionata...
Concordate?
A presto.
Damiana