giovedì 25 agosto 2011

Nuovi arrivi





Oggi è arrivato un pacco di novità.
Ve le elenco subito.
Gialli: Reich, La cacciatrice di ossa, Patterson, Il negoziatore, Vargas, La cavalcata dei morti, Higgins Clark, Nessuno mi crede, Rinaldini, In morte di un collega.
Letteratura al femminile: Weiner, Vicino, sempre più vicino, Steel, Le luci del Sud, Yoshimoto, High & Dry. Primo amore.
Avventura: Cussler, Alba di fuoco, Navarro, Dimmi chi sono, Montaldi, La ribelle.
Premio Campiello 2011: Ferrero, Disegnare il vento. L'ultima avventura del capitano Salgari, Manzon, Di fama e di sventura.
Buona lettura.

venerdì 19 agosto 2011

L'angolo di Giuseppe


Eccolo, ha colpito ancora! E questa volta ci svela qualcosa sulle sue origini. La parola a Giuseppe.
Un filo d’olio (Simonetta Agnello Hornby)
Mi parsi di turnari picciriddu e vidiri ma matri e ma zia. Scusate, la mia sicilianità è rimasta molto colpita sin dalle primissime pagine di questo splendido libro che racconta dell’infanzia dell’autrice a Mosé, nei pressi di Agrigento. Per un agrigentino come me, Mosé è una campagna conosciuta ma temo che per il resto del mondo sia solo il biblico estensore delle Tavole. La stessa autrice ci racconta subito che il libro doveva essere la trascrizione delle ricette di nonna Maria in collaborazione con la sorella Chiara ma che poi è divenuto un tuffo nella sua infanzia ad Agrigento e soprattutto delle sue vacanze in campagna a Mosé, appunto. E attraverso questi ricordi ci porta in un mondo, la Sicilia profonda del secondo dopoguerra, che ho trovato molto simile a quello della Sicilia profonda degli anni ’70 del secolo scorso che io ho vissuto. Forse con qualche macchina in più, ma con gli stessi viddani e gli stessi paesaggi arsi degli uliveti saraceni e dei campi bruciati, degli odori forti della cucina e dei sapori di dolci e pietanze quasi dimenticate. Infine vengono effettivamente descritte, da Chiara, le ricette della famiglia Agnello e anche questa parte ti trascina in atmosfere lontane, quasi esotiche nella loro normalità. Del resto chi mangia più la salsa di pomodoro in almeno cinque modi diversi? Ancora una volta vi consiglio di leggere, magari siete lombardi, pugliesi, trentini o molisani ma tutti ricorderete il cibo della vostra infanzia che in fondo resta più piacevole nel ricordo che nella realtà di allora. Salutammu.

sabato 13 agosto 2011

Donazione al Museo


Il pittore Lino Mannocci, protagonista della mostra Orizzonti, organizzata dal Museo e tenutasi fra il 22 maggio e il 12 giugno scorsi, ci ha lasciato in dono una delle opere esposte: si tratta di Viareggio. Molo e faro II, che adesso fa bella mostra di sé nella sezione di Arte contemporanea. Questa donazione ha arricchito le nostre raccolte e ha aggiunto il Museo Civico di Pizzighettone alle istituzioni che possiedono opere di Mannocci (siamo in buona compagnia: fra gli altri, il British Museum di Londra, il Fitzwilliam Museum di Cambridge, l'Altoner Museum di Amburgo, il Mead Art Museum di Amherst).
Grazie, Lino!

sabato 6 agosto 2011

Consigli dei lettori


Laura ci manda un'altra recensione di un libro che le è piaciuto molto. Grazie, Laura.
Dopo il successo di LA CUSTODE DI MIA SORELLA, ecco che Jodi Picoult torna con un altro romanzo. LE CASE DEGLI ALTRI racconta la storia di Jacob Hunt, un adolescente autistico. Non sa interpretare i comportamenti e i gesti degli altri e gli altri non capiscono i suoi. Come molti ragazzi affetti dalla sindrome di Asperger, Jacob ha degli interessi spiccati, anzi ossessivi: la sua passione sono i casi giudiziari e più di una volta si è presentato sulla scena di un crimine per offrire il suo aiuto, spesso risolutivo, alla polizia. Il fratello minore Theo, invece, è un tipo del tutto diverso, cioè... normale. Fin da piccolo però ha dovuto confrontarsi con le stranezze di Jacob e anche lui ha finito per sviluppare una personale ossessione: spiare le case degli altri, quelle delle famiglie diverse dalla sua, cioè delle famiglie normali, che a lui sembrano più felici. La sua gli pare una famiglia con una vita troppo complicata, che diventa addirittura impossibile quando accade un fatto terribile: l'insegnante di sostegno di Jacob viene ritrovata morta e con segni di violenza sul corpo. Molti indizi sembrano condurre a Jacob, che finisce in tribunale, dove, inevitabilmente, tutte le manifestazioni della sua sindrome, l'incapacità di guardare negli occhi, i tic, i gesti compulsivi, vengono interpretate come prove di colpevolezza. Ma che cosa è successo davvero quel giorno? Jodi Picoult riesce sempre a conquistarmi con il suo modo di scrivere, la trovo delicata, profonda, originale e mai pesante. Consiglio questo libro alle persone che vogliono avere qualcosa a cui pensare dopo aver terminato la lettura. Forse io sono di parte, perchè adoro quest'autrice. Ennesimo meraviglioso libro.

lunedì 1 agosto 2011

L'angolo di Giuseppe


Ben trovati!
Aggiorniamo il blog con una recensione del valoroso Giuseppe, che non va mai in vacanza.
Ecco il suo parere sull'ultimo libro di Carlos Ruiz Zafon.
A presto e, naturalmente, tante grazie a Giuseppe.

Le luci di Settembre (Carlos Luis Zafón)
Tenebroso, nonostante il titolo, l’ultimo uscito di questo autore che in realtà è stato scritto tempo fa da Zafón. Questo autore ha effettivamente iniziato a scrivere romanzi per ragazzi e ritengo che questo sia uno di quelli. Cupo, buio, pieno di descrizioni ottocentesche sicuramente può affascinare e coinvolgere nell’intreccio, alla fine semplice e già letto, ma mi aspettavo di più dopo aver letto Marina. Questo è il guaio con gli autori che diventano famosi, gli editori ripescano tutto quanto hanno scritto e lo presentano in maniera scoordinata e sicuramente non cronologica rispetto all’evoluzione dello scrittore. Notoriamente invito sempre a leggere tutti di tutto e anche questa volta non farò eccezioni: leggete. Magari le sensazioni che può lasciarvi questo romanzo, ambientato nel 1937 in una Normandia calda e ricca di suggestioni, saranno intense e durature. La famiglia Sauvelle e le sue storie di fantastici giocattoli, Doppelgänger, amori adolescenziali sbocciati e mai maturati, antiche storie e accenni alla futura terribile tragedia europea non mi hanno entusiasmato, ma tant’è…