Tu
sei il male (Roberto Costantini)
Per caso.
Talvolta
una serie di avvenimenti, di circostanze ti portano per caso in situazioni che
mai avresti immaginato.
Così,
per caso, sono stato consigliato nella lettura di questo romanzo di Roberto
Costantini.
Che,
sempre per caso, ho scoperto essere il primo di una trilogia ancora da
pubblicare.
E
tutto sembra accadere per caso in una trama avvincente, coinvolgente e
complessa come un vero giallo dovrebbe essere.
Sembra,
ancora per caso, che i campionati mondiali di calcio siano il fil-rouge della
vita professionale e non del commissario Michele Balistreri.
Quel
campionato del 1982 che noi ultraquarantenni conserviamo felicemente insieme ai
ricordi della nostra adolescenza, quello del 2006 che abbiamo fresco nella memoria
eppure già lontano nel tempo.
Un
commissario anch’egli giovane e arrogante nel primo terribile caso di omicidio
di una bellissima ragazza romana e molto maturo, disilluso nel secondo.
Peraltro
nel 2006 il caso è, o sembra, più complesso, ricco di risvolti inquietanti e di
trappole che possono anche costare caro.
Di
sicuro è un libro che non ti porta a simpatizzare per il protagonista o per i
suoi collaboratori, cinico e amareggiato il primo, poco empatici gli altri.
Comunque
personaggi molto ben definiti che sembrano uscire da una realtà romana dura e
difficile dei nostri giorni ma che hanno radici in un passato lontano.
E
il passato sembra sempre presente al commissario, coi suoi oscuri ricordi degli
anni ’70, con i suoi collegamenti a personaggi e apparati misteriosi, coi suoi
brutti rimpianti e le sue non perdonate colpe.
E
ancora il caso lo porta a conoscenze e situazioni imprevedibili che si
trascineranno per ventiquattro anni.
Il
tempo di vincere un altro mondiale. E di risolvere vecchi sensi di colpa.
Un
libro avvincente, anche se a tratti un po’ lento e talvolta poco credibile, che
si legge d’un fiato. Meglio due.
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