mercoledì 18 luglio 2012

Consigli di montagna

Come già sapete, Sara è la nostra appassionata di alpinismo. Ci ha mandato una nuova recensione sull'argomento. Grazie!


LA MONTAGNA DI LUCE di PETER BOARDMAN

È l’ottobre del 1976 quando Peter Boardman e Joe Tasker raggiungono la vetta del Changabang, giudicata (ancora ai giorni nostri) una delle più impegnative pareti di granito della Catena Himalayana. La strada che ha portato alla realizzazione di questa impresa alpinistica è stata intrapresa più di un anno prima e i due ragazzi inglesi hanno dovuto affrontare innumerevoli difficoltà. Sponsor (quindi soldi) che non si trovano, permessi da parte delle autorità locali che tardano ad arrivare, piccoli infortuni e tanti dubbi hanno messo a dura prova Peter e Joe, ma alla fine i due riescono a partire.
Solitamente i libri di alpinismo tendono a galvanizzare, oltre al valore tecnico della scalata, anche il forte rapporto di amicizia che si viene a creare tra i componenti della spedizione. Non è questo il caso. Non che non abbiano un buon legame tra di loro, più che altro si potrebbe dire che ognuno vive l’esperienza alla sua maniera, sostenendo che sarebbe un’azione deleteria per la cordata lasciarsi andare ad un eccessivo cameratismo. Ciò, secondo i protagonisti, non permetterebbe di prendere decisioni lucide nei momenti chiave. È per questo motivo che l’esperienza viene vissuta in modo introspettivo ed il racconto in alcuni punti appare troppo tecnico e povero di quell’umanità che ci si aspetterebbe di trovare in una situazione così ai limiti della sopravvivenza. Dopo lunghe giornate di fatica trascorse in parete tra illusioni e disillusioni, tra momenti di tensione e di incomprensione senza sapere perché realmente si trovano lì, finalmente i due alpinisti raggiungono la vetta. La strada che riporta a valle abbassa anche i reciproci toni e tutto cambia…l’osservare la montagna appena conquistata grazie agli sforzi di ognuno avvicina queste due personalità forse un po’ troppo isolate in parete, creando realmente una vera cordata, ma soprattutto una vera amicizia.

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