sabato 13 novembre 2010

Un altro carico di libri







Eccomi ad aggiornarvi sugli ultimi arrivi in biblioteca.
Gialli: Deaver, La figlia sbagliata, Wulf, La psichiatra, Birkegaard, I delitti di uno scrittore imperfetto, Indridason, Un grande gelo.
Urban fantasy e horror per le nostre accanite ventenni: Melodia, Ombra, secondo episodio della trilogia My Land, che è piaciutissima (anche a me, lo confesso), Canavan, L'apprendista del mago, Zink, La profezia delle inseparabili, Cast, Hunted.
Saggistica: Guerri, Il sangue del Sud. Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio, un'interessante analisi della situazione del Meridione dall'Unità d'Itaia ad oggi, Socci, Caterina. Diario di un padre nella tempesta, Petacco, Il regno del Nord. 1859: il sogno di Cavour infranto da Garibaldi, Rampini, Occidente estremo, Guerri, Follia? Vita e morte di Vincent van Gogh, Torno, La scommessa. Puntare tutto su Cristo?
Altra narrativa: Marai, Il sangue di San Gennaro, Plain, Ogni volta che ti incontro, Gabaldon, Il prezzo della vittoria, Link, Quando l'amore non finisce, Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita, Shakib, Il sussurro della montagna proibita, Stepakoff, Regalami le stelle, De Cataldo, I traditori.
Gli utenti hanno voglia di libri sul Risorgimento, quindi sono subito usciti Guerri, Petacco e De Cataldo. Naturalmente, le ragazze appassionate di fantasy hanno spolpato lo scaffale delle novità, mentre gialli e romanzi sentimentali vanno e vengono rapidamente. C'è grande attesa per le ultime fatiche di Eco e di Faletti (Il cimitero di Praga e Appunti di un venditore di donne), che abbiamo ordinato e che dovrebbero arrivare entro breve.
I lettori si stanno lamentando della scarsa qualità dei libri pubblicati di recente: sono recensiti in toni entusiastici su quotidiani e riviste, ma quando li si legge riservano grandi delusioni. Mi associo al coro delle lamentele. Vi risparmio i commenti sui romanzi finalisti del premio Strega 2010: li abbiamo stroncati. Sarà per questo che i classici non stancano mai?

2 commenti:

  1. A proposito di Umberto Eco, ho letto Il cimitero di Praga. Inizialmente la struttura narrativa mi aveva lasciata di sasso, ma dopo le prime cento pagine mi sono abituata tanto a quella quanto a storia e intreccio, nonché al protagonista e antieroe del romanzo, Simonini. Credo che il lettore che si appresta a leggere questo libro debba sapere il meno possibile, penso che l'effetto sorpresa sia molto importante nell'affrontare quest'opera. Mi limiterò, quindi, a dire che Eco dimostra - come al solito, per altro - di possedere una vasta cultura e di saperla sfruttare appieno nel modo romanzesco: i riferimenti storici, quelli sibillini (il modo in cui Simonini si riferisce a Chopin e Sand, per esempio), quelli letterari (l'Octave de Malivert dell'Armance di Stendhal) ne sono un'evidente dimostrazione.
    Ludo.

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  2. Grazie, Ludo. Sentiremo e riferiremo anche il parere degli utenti. E' arrivato un altro pacco di libri, di cui parlerò nei prossimi giorni, tra i quali figura anche "Le parole perdute", consigliato proprio da Ludo. Fatevi sotto!

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