Sabato 28 settembre il Museo risuonava delle musiche del profondo Sud degli Stati Uniti. I bravissimi Veronica Sbergia e Max De Bernardi hanno incantato il pubblico con chitarre, ukulele, washboard e altri strani strumenti suonati con perizia. Il ragtime, gli spirituals, le canzoni di vagabondi, ubriachi e cantanti di dubbia moralità hanno rallegrato un pubblico attento e partecipe: lungo la serata piedi e mani battevano al ritmo della musica...
Alla fine il bis è stato indispensabile. Bravi!
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