
Si tratta della ventesima esposizione organizzata dal Museo Civico, che dal 1998 allestisce mostre nell’intento di documentare quanto avviene nel campo dell’arte contemporanea al di fuori del ristretto ambito locale.
Nata a Pavia nel 1926 ma da sempre residente a Milano, Elena Mezzadra persegue da più di quarant’anni un percorso coerente e ben noto a chi si occupi di arte, pur essendo persona riservata e poco propensa ad apparire.
Vicina alla sensibilità di autori quali Franz Kline, Afro Basaldella e alle elaborazioni del Movimento per l’Arte Concreta, dai suoi esordi ha aderito con totale convinzione al linguaggio astratto.

La poetica dell’artista si può sintetizzare in una sua frase: “Invece di creare un segno leggibile con facilità, è meglio crearne uno di lettura lenta”. Su questa traccia i suoi lavori vanno osservati.
In mostra si potranno vedere ventidue opere tra oli, incisioni e una scultura. Le nove incisioni esposte fanno parte di un corpus di trentotto opere grafiche donate dall’artista al Museo Civico.
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